Gender selection o selezione del sesso: come funziona

Quando si parla di trattamenti di riproduzione assistita non è infrequente che si finisca col domandarsi se tali trattamenti, oltre a dare la possibilità di realizzare il profondo senso della genitorialità, permettano anche di soddisfare ulteriori richieste, come poter conoscere e scegliere il genere del futuro nascituro.

Consapevoli che un argomento di questo genere solleva, inevitabilmente, questioni complesse e sfaccettate a livello legale, in questo articolo proveremo a rispondere  alle seguenti domande più frequenti sulla scelta del sesso nei trattamenti di riproduzione assistita:

  1. Gender selection: cosa significa?
  2. Selezione del sesso, come e quando si fa?
  3. E’ legale in Italia scegliere il sesso dell’embrione?
  4. Gender selection in Spagna
  5. Perchè si dovrebbe fare la gender selection?

Gender selection: cosa significa?

Grazie ai progressi fatti dalle tecnologie di riproduzione assistita, attualmente alle coppie è data la possibilità, in alcuni paesi, al momento del concepimento, di scegliere il sesso del proprio bambino. Infatti, la selezione del sesso per fecondazione in vitro, erroneamente indicata anche come “selezione del genere”, è quel processo in cui gli embrioni vengono selezionati dai loro cromosomi durante il trattamento medico con l’intento di generare una prole maschio o femmina, secondo i desideri dei genitori.

Selezione del sesso, come e quando si fa?

Una selezione affidabile e pratica del sesso la si ottiene solamente quando si hanno embrioni con la procedura di fecondazione in vitro. Nello specifico, si ricorre alla procedura nota come diagnosi genetica preimpianto in cui, come parte di un ciclo di fecondazione in vitro, dopo la creazione di diversi embrioni, verrà selezionato l’embrione che risulterà più adatto, per le sue caratteristiche fisiologiche, per l’impianto nell’utero della donna.  Tale procedura viene praticata prima dell’impianto per verificare l’eventuale presenza di anomalie genetiche , ma permette anche di identificare il sesso degli embrioni, con la conseguenza che si potrà selettivamente impiantare l’embrione del sesso desiderato.

E’ legale in Italia scegliere il sesso dell’embrione?

Premesso che le leggi riguardanti la selezione del genere possono riguardare la fecondazione in vitro, i trattamenti di fertilità e le tecniche di manipolazione genetica, in Italia la selezione del sesso del bambino per motivi personali non è consentita in quanto ritenuta una forma di discriminazione e di violazione della dignità umana.

Anche in Danimarca, Finlandia, Inghilterra, Portogallo e Spagna la legge prevede che la scelta del sesso del nascituro è permessa soltanto quando si voglia evitare l’insorgenza di una grave condizione genetica collegata ad un determinato sesso.

Meno stringente è la legislazione americana che permette ai genitori di fare ricorso alla fecondazione assistita per scegliere il sesso dei propri figli anche solo per motivi personali.

Va, tuttavia, evidenziato, che le leggi riguardanti la selezione del genere possono variare con il passare del tempo, andando di pari passo con l’evolversi dei progressi scientifici, delle opinioni pubbliche e degli interrogativi di natura etica che un simile argomento genera.

Gender selection in Spagna

Attualmente anche in Spagna, in base alla legge n. 14/2006 sulla riproduzione assistita umana, sono vietate la selezione del sesso del bambino e la manipolazione genetica degli embrioni per scopi non terapeutici o terapeutici non autorizzati. Spetta alla Commissione Nazionale di riproduzione umana assistita, un organo collegiale del Ministero della Salute. responsabile delle tecniche di riproduzione assistita, il compito di procedere alla valutazione e all’autorizzazione di ogni singolo caso sottoposto alla sua attenzione. Se esiste un’alternativa per rilevare delle anomalie negli embrioni, la selezione del sesso non viene autorizzata.

Perché si dovrebbe fare la gender selection?

Due, quindi, sono le ragioni principali per cui i futuri genitori decidono di intraprendere questo percorso: ragioni mediche e ragioni non mediche.

La finalità terapeutica della selezione del genere è legata essenzialmente alla volontà di evitare l’insorgere di malattie genetiche legate a un determinato genere.

Potrebbe accadere che, tuttavia, alcune altre coppie decidano di utilizzare le tecniche di selezione del genere per ragioni non mediche e quindi personali o come un modo per bilanciare la propria famiglia.

Ed è proprio con riferimento a questi ultimi casi che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha manifestato perplessità sulla convenienza di simili trattamenti, poiché ben potrebbero causare conflitti morali, legali e sociali. Si discute, peraltro, sull’eventualità che una manipolazione del rapporto naturale tra i sessi possa portare a uno squilibrio di genere e a una possibile discriminazione di genere svalutando le donne in alcune nazioni.

Tuttavia, non mancano i sostenitori di questo metodo, convinti che all’umanità si dovrebbe riconoscere la libertà di scegliere il proprio percorso riproduttivo. Tanto per aiutare le persone a scegliere in maniera consapevole il sesso desiderato per il loro bambino in modo che possano sentirsi più a loro agio nel crescerlo.

In conclusione, è ragionevole affermare che la selezione del genere solleva domande e dubbi importanti riguardo all’autonomia riproduttiva, l’etica medica e i diritti umani, portando ad una serie di approcci legali diversi in tutto il mondo.

 

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