Adozione per i single in Italia: come funziona?

L’adozione da parte dei single è un tema molto dibattuto ma importante nel panorama dell’adozione moderna. In questo articolo, in particolare, mi soffermerò sui seguenti aspetti:

  1. Adozione per i single in Italia, è possibile?
  2. L’affidamento preadottivo
  3. Che differenza c’è tra adozione piena e adozione in casi particolari?
  4. Adozione per i single all’estero: dove è possibile?
  5. Se adotto un bambino all’estero come verrà riconosciuto in Italia?

Adozione per i single in Italia, è possibile?

La legge italiana sulle adozioni prevede che a poter adottare siano soltanto le coppie coniugate da almeno tre anni o per un numero inferiore di anni se i coniugi abbiano convissuto in modo stabile e continuativo prima del matrimonio per un periodo di tre anni.

Ci sono, però, delle situazioni specifiche nelle quali anche le persone single possono realizzare il proprio desiderio di diventare genitori, accedendo alla cosiddetta “adozione in casi particolari”, regolata dalla Legge 184/1983 che, tuttavia, prevede rigide condizioni.

Infatti, la legge permette questo tipo di adozione ai parenti di un bambino rimasto orfano di entrambi i genitori e con cui gli stessi parenti hanno un significativo rapporto affettivo oppure può essere adottato il bambino orfano di entrambi i genitori portatore di handicap o il bambino che non può essere dato in affidamento preadottivo. Inoltre, ad oggi la persona single può anche adottare un bambino orfano di entrambi i genitori anche se non ne è parente, a patto che abbia con il minore un rapporto stabile e duraturo. 

Nonostante le preoccupazioni legate essenzialmente alla mancanza di un secondo genitore, molte ricerche dimostrano che i genitori single possono avere un forte supporto sociale e familiare che compensa questa mancanza. Il tutto a dimostrazione di quanto già evidenziato dagli esperti, ovvero che ciò che conta di più è l’amore, l’attenzione e la stabilità che un genitore può offrire, indipendentemente dal fatto che sia single o in coppia.

L’affidamento preadottivo

Con questa espressione si indica quella forma di affidamento che, di durata temporanea e destinata a verificare la positività del rapporto tra il minore e i futuri genitori adottanti, precede e prepara l’adozione piena.

Tuttavia, se manca la condizione di abbandono del minore, si parla di impossibilità di affidamento preadottivo. In questi casi, la persona interessata all’adozione, anche non sposata, può adottare il minore, ma non si può parlare di adozione piena.

Che differenza c’è tra adozione piena e adozione in casi particolari?

A differenza di quanto avviene con l’adozione piena, nell’adozione in casi particolari, l’adottato mantiene il vincolo di parentela con la sua famiglia biologica conservando nei confronti di questa tutti i suoi diritti e doveri. Sempre per effetto dell’adozione in casi particolari il minore adottato conserva il cognome della famiglia di origine ed acquista quello dell’adottante, anteponendolo al primo.

Va, infine, precisato che a differenza dell’adozione ordinaria l’adozione in casi particolari può, nei casi previsti dalla legge, essere revocata.

Adozione per i single all’estero: dove è possibile?

Fermo restando che le procedure di adozione per i single sono spesso simili a quelle per le coppie, tuttavia in alcuni paesi possono esserci leggi specifiche che regolano l’adozione da parte dei single. Gli aspiranti genitori single, in particolare, devono superare lo stesso processo di valutazione e preparazione che coinvolge le coppie, dimostrando la loro idoneità a fornire un ambiente sano e amorevole per il bambino.

Peraltro, l’adozione internazionale del single sarà in concreto possibile solo se nel Paese d’origine del minore è ammessa l’adozione da parte di persone non coniugate e se l’autorità del Paese d’origine medesimo deciderà che l’adozione da parte del single effettivamente corrisponde all’interesse del minore.

Restando nell’ambito comunitario, gli stati che consentono l’adozione anche alle persone non coniugate sono la Francia, la Gran Bretagna, la Spagna e la Germania.

Se adotto un bambino all’estero come verrà riconosciuto in Italia?

L’adozione avvenuta all’estero anche se effettuata da un genitore single va riconosciuta nel nostro paese. Questo è ormai l’orientamento espresso dalla giurisprudenza, confermato anche nel 2019 dal Tribunale di Roma che ha riconosciuto l’efficacia in Italia di una sentenza estera di adozione pronunciata a favore di un single. Secondo il Tribunale, in ogni pronuncia riguardante i minori, si deve sempre valutare il preminente interesse del minore, con la conseguenza che, se si operasse diversamente, vi sarebbe il rischio che il bambino non si veda riconosciuto in Italia il proprio status di figlio, già invece riconosciuto nel Paese di residenza, con tutte le conseguenti implicazioni in termini di unità familiare e identità personale.

In conclusione, l’adozione da parte dei single offre un’opportunità preziosa per i bambini che cercano una famiglia amorevole. È un’occasione per individui motivati e preparati a donare affetto e sostegno a chi ne ha bisogno, dimostrando che l’amore e la dedizione non sono limitati al contesto familiare “tradizionale”.

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